Ocean Words con Lifegate per la salvaguardia delle Isole Egadi

28 Ottobre 2021

#newsdaglioceani

L’area Marina protetta delle Isole Egadi, che comprende l’isola di Favignana, Levanzo, Marettimo e gli isolotti più piccoli di Formica e Maraone, oltre ad essere la più grande del Mediterraneo, è un osservatorio a cielo aperto della salute del nostro mare, per la sua posizione strategica tra il bacino occidentale e il bacino orientale del Mediterraneo, e per la ricchezza di biodiversità presente al suo interno.

Un’oasi preziosa perché permette di studiare sia gli effetti del cambiamento climatico che di studiare rare specie in via di estinzione, come la Foca Monaca ormai rarissima sulle coste italiane, e le tartarughe Caretta Caretta.

Rio Mare, dal 2014 ad oggi, ha patrocinato diversi progetti atti a tutelare questo paradiso del Mediterraneo con l’obiettivo di sensibilizzare sempre di più le persone al problema dell’inquinamento marino e alla salvaguardia delle specie a rischio e quest’anno ha affidato a Ocean Words in collaborazione con Lifegate, il compito di raccontarli. 

Tra questi si distingue l’installazione dei dissuasori contro la pesca a strascico illegale sotto costa, installati a Marettimo per proteggere tra le altre cose i fondali ricchi di Posidonia Oceanica, fondamentale polmone verde che si trova nel nostro Mediterraneo che  produce ossigeno e assorbe CO2, contribuisce a mitigare l’erosione costiera e funge da nursery sottomarina.

Sempre a Marettimo, nel castello di Punta Troia, l’Osservatorio Foca Monaca, importantissimo sito istituito per l’avvistamento, sempre più raro, del simpatico mammifero fortemente a rischio di estinzione, ma anche come centro visite e laboratorio di educazione ambientale. 

Non solo la foca ma anche la tartaruga ha finalmente un centro dedicato grazie a Rio Mare; a Favignana nell’ex stabilimento Florio, si trova il Centro di Recupero Tartarughe Marine dove vengono portate tutti gli esemplari trovati in difficoltà in mare o spiaggiati, punto di riferimento per l’intera provincia di Trapani. A causa infatti dell’ingerimento delle microplastiche, anche questa specie è diventata nel tempo fortemente a rischio, fino quasi a scomparire.

Al Centro, le tartarughe vengono curate e rimesse in libertà, tracciate per monitornarne gli spostamenti così da capirne i luoghi preferiti in tutto il Mediterraneo.

All’interno del Centro, è stato creato anche uno spazio dedicato alla divulgazione e alla sensibilizzazione verso l’inquinamento del mare, con laboratori didattici per i bambini.

Non ultimo, grazie a questa collaborazione, quest’anno sono stati finanziati degli strumenti tecnologici per la ricerca, per studiare, monitorare e prevenire gli effetti del cambiamento climatico e dell’inquinamento in queste acque e in tutti i mari. 

Una collaborazione importante, che ha portato sul territorio numerosi benefici e che continua ad arricchirsi di progetti con la duplice funzione: riparare agli errori dell’uomo ed educare le nuove generazioni alla tutela dell’ambiente.

Un racconto perfetto per Ocean Words, che si propone di essere la voce del mare e di raccontare tutte le iniziative più belle a sostegno dei suoi protagonisti.

Un racconto che diventa azione, Ocean Words infatti, aderisce al progetto Plasticless di Lifegate con l’installazione del primo Seabin all’interno del porto di Favignana il cestino mangia plastica che raccoglie fino a un chilo e mezzo di rifiuti al giorno comprese microplastiche e le microfibre.

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