Chi non si è mai chiesto da dove arrivi il cibo che mangia ogni giorno? Eppure le informazioni che troviamo sui prodotti non sono sempre trasparenti. Uno studio di Morning Consult e IBM conferma che molti di noi vorrebbero avere più dettagli sul cibo che acquistiamo e che sarebbero disposti a pagare fino al 10% in più per queste informazioni.
Grazie a un’innovativa piattaforma, oggi chi sceglie il tonno Rio Mare può contare su una vera e propria carta d’identità virtuale del pesce, che permette di conoscere tutte le caratteristiche dettagliate di ciascuna lattina di tonno prodotta a partire dal 1 gennaio 2018 e ricevere informazioni che riguardano la sua specifica produzione ripercorrendo la sua storia lungo tutta la filiera. Gli utenti, connettendosi al sito in forma anonima e inserendo il codice unico riportato sul prodotto, possono infatti scoprire specie, metodo di pesca, area di provenienza FAO e persino il nome della nave che ha pescato quel preciso tonno. Contestualmente è possibile accedere anche ad approfondimenti sulle tematiche dei diritti umani e della pesca sostenibile.
Questa nuova piattaforma, attiva in 21 Paesi, è una delle prime al mondo a tracciare i movimenti di una filiera produttiva così articolata. Infatti, il tonno Rio Mare arriva da diversi oceani, accorgimento che permette di diversificare le aree di pesca e tutelare l’equilibrio dell’ecosistema marino. La tracciabilità è uno degli strumenti attraverso cui Rio Mare attua la sue politiche di sostenibilità: il tema della trasparenza è un elemento fondamentale per la costruzione di un rapporto di fiducia con le aziende alimentari e ci rende consumatori consapevoli e responsabili. Negli anni sono stati tanti i progetti realizzati, e ora, finalmente, le informazioni sono a disposizione di tutti.
Collegati su https://www.riomare.it/tracciabilita-etichetta-alimentare per scoprire da dove proviene il tuo tonno.